In data 28 marzo il MIT, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, comunica che è stato approvato in Cdm il Nuovo Codice degli appalti, rivisto e integrato alla luce delle osservazioni delle commissioni parlamentari, che procede nella direzione della semplificazione, sburocratizzazione delle procedure e liberalizzazione.

Come dichiarato dallo stesso MIT, si tratterà di uno strumento che mette in grado istituzioni e imprese di lavorare con celerità per fornire beni e servizi ai cittadini.

Le nuove regole “a burocrazia semplificata” saranno operative in tre fasi:
• il 1 aprile è prevista la vigenza della norma,
• il 1 luglio l’operatività,
• il 1° gennaio 2024 la digitalizzazione degli appalti.

Il testo affronta tra gli altri i seguenti punti sensibili:
• la riqualificazione delle stazioni appaltanti,
• la digitalizzazione: la creazione di una grande banca dati dei contratti pubblici e di un’interconnessione di tutti i soggetti e le stazioni appaltanti che in Italia gestiscono procedure per lavori, servizi e forniture,
• il tema dell’illecito professionale.

Il nuovo Codice degli appalti promuoverà due principi cardine, stabiliti nei primi due articoli:
• il “principio del risultato”, inteso come l’interesse pubblico primario del Codice stesso, che riguarda l’affidamento del contratto e la sua esecuzione con la massima tempestività e il migliore rapporto tra qualità e prezzo nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza;
• il “principio della fiducia” nell’azione legittima, trasparente e corretta della pubblica amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici.

Appena il nuovo Codice Appalti sarà in Gazzetta Ufficiale ne pubblicheremo il testo integrale.

Alleghiamo il comunicato del MIT.

Are you interested in this topic?
Request more information!