Il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
Il 30 aprile 2022 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili (MIMS) del 5 aprile 2022 che reca le “Modalità di utilizzo del Fondo per l’adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione” con cui le stazioni appaltanti potranno chiedere di accedere al fondo da 100 milioni per le compensazioni da riconoscere alle imprese per gli appalti relativi al secondo semestre del 2021.
Compensazione dei prezzi dei materiali da costruzione: il decreto del MIMS
Il provvedimento, analogamente a quello pubblicato per le risorse del primo semestre 2021, prevede una distribuzione secondo la classificazione prevista per le imprese con il D.P.R. n. 217/2010, assegnando così:
- 34 milioni di euro alle piccole imprese;
- 33 milioni alle medie imprese;
- 33 milioni per le grandi imprese.
Entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del decreto con cui vengono rilevate le variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8 per cento, verificatesi nel secondo semestre dell’anno 2021, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi, i soggetti indicati nell’ articolo potranno inviare la richiesta di accesso al Fondo utilizzando la piattaforma raggiungibile attraverso il link https://compensazioneprezzi.mit.gov.it e compilando, per ciascuna richiesta di accesso al Fondo, l’apposito modulo. L’assegnazione delle risorse verrà pubblicata sul sito del MIMS.
Inoltre, nel limite complessivo del 50% delle risorse del Fondo e tenuto conto della dotazione assegnata a ciascuna categoria di imprese, la Direzione generale per la regolazione dei contratti pubblici e la vigilanza sulle grandi opere, dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle istanze, potrà riconoscere un anticipo del 50% dell’importo richiesto. Non solo: con l’obiettivo di ridurre i tempi di assegnazione delle risorse del Fondo relative al primo semestre dell’anno 2021, l’esistenza dei requisiti e dei presupposti per l’accesso può essere dimostrata anche mediante apposita dichiarazione sostitutiva; eventuali risorse eccedenti potranno essere utilizzate per il riconoscimento delle compensazioni relative al secondo semestre dell’anno 2021.
La questione delle risorse: le alternative
La consistenza delle risorse continua ad essere comunque oggetto di critiche da parte delle imprese e delle associazioni di settore: da più parti il Fondo di compensazione è stato ritenuto inadeguato rispetto agli aumenti dei prezzi che si sono verificati. Per questo motivo, negli ultimi mesi sono state proposte diverse alternative, come l’incremento delle risorse a disposizione degli operatori economici o una modifica delle condizioni contrattuali, con la possibilità di sospensione o addirittura di recesso dai contratti di appalto in essere.